sexta-feira, 19 de fevereiro de 2010

Il ragazzo della chat

La musica allegra invade la stanza. Sono lì, in piede, appoggiata alla parete, occhi attenti e faccia tesa. Sò che agli altri sembro più nervosa di quanto sia in realtà. Faccio attenzione all'atteggiamento di tutti, perchè non voglio sembrare anche fuori luogo. Penso di andarmene, però lo vedo. Vorrei fuggire ma non c'è più tempo. Non mi ricordo come mi hanno convinta ad accettare questo invito. Rivedo la foto che ho ricevuto per mail alcuni giorni prima. Sì, certo che è lui. Spero non mi abbia riconosciuto. Per un attimo questa idea mi sembra ottima, ma non ho ancora deciso se sarebbe una buona idea conoscere il ragazzo della chat. In fondo ho paura di scoprire una persona diversa. Ogni secondo rimasta qui da sola sarebbe usato per equilibrare le idee se non fossi interotta da lui: "Sei come la foto!". Sì, come potevo essere diversa? Ho soltanto questa faccia... Almeno lui sta cercando di essere divertente, invece di ripetere quella già famosa frase: viene che ti offro qualcosa da bere... Le sue mani cominciano ad accarezzare i miei capelli e questo mi da fastidio. Ovviamente non dovevo stare qua. Chiedo dov'è il bagno e me ne vado. Arrivo infastidita, ancora con il puzzo di alcol sul naso. Voglio ricordare di chi è stata quest'idea idiota di venire qui, ma non ci riesco. Adesso devo pensare come uscire senza essere vista. In ogni modo sono tutti ubriachi... e, se non lo voglio, che me ne frega se mi vede? Lavo le mani e esco dal bagno. La musica alta e quelle luci gialle attraversando la stanza buia mi fanno male. Mi sento nauseata anche se non ho bevuto niente. Comincio a cercare l'uscita. La gente balla freneticamente. Non vedo un gradino e cado ma per fortuna un uomo mi alza. È bruno, non troppo alto, coi capelli corti ben tagliati. Lui sorride. Mi viene da ringraziare e continuare la ricerca comunque non riesco a muovere i piedi. Le persone intorno a noi urlano e saltano come pazzi al ritmo della musica. Mi sento  dentro una gabbia e guardo disperata l'uomo che mi ha salvato. Forse lui ha capito perchè mi ha preso la mano e adesso comincia ad aprire spazio fra le persone. Ecco la porta! Nel silenzio della via mi sento molto meglio. Lui mi accompagna mentre cammino fino alla mia macchina. Parla poco, ma sembra osservare ogni dettaglio. Non so veramente il perchè, ma lui mi piace. Non è bello, ma che c'entra? Mi sento bene vicino  lui. Chiudo gli occhi e sento la sua voce, le sue parole... e comincio a rendermi conto di conoscerlo già. Ma com'è possibile? Trovo la foto dentro la borsa e la guardo una seconda volta. Lui percepisce. Faccio finta di niente, però lui dice:"Ho combiato le foto, questo è mio fratello.". Decido di non uccidere più le mie amiche.  Non è stata un'idea così stupida conoscere il ragazzo della chat. Adesso mi smetto di pensare ad alta voce, devo approfittare un pò... Se vuoi continuare questa storia, immaginala tu, perchè il mio racconto finisce qui.

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